LAB ArteXiCre2019

Dalla fotografia, alla scrittura creativa, dalla serigrafia, alla scultura, alla videoanimazione. I laboratori di ArtexiCre 2019 sono il giusto mix tra tecnica e creatività. Durante il mese di maggio sul blog di ArtexiCre saranno presentati nel dettaglio tutti e quindici le attività laboratoriali di quest’anno. Qualche anticipazione: sarà allestito un vero e proprio studio fotografico, dove i ragazzi svilupperanno le fotografie in una camera oscura. Quante storie si nascondo dietro uno scatto, l’impressione di una frazione di secondo può raccontare una vita intera. Ci sarà anche un laboratorio di serigrafia dove si realizzeranno libri d’artista. Non mancherà lo spazio per mettersi in ascolto delle vite narrate in alcune lettere, scelte tra le 24.000 custodite nell’archivio del Festival delle Lettere. Dieci “Lettere a chi ha cambiato la mia storia” da ascoltare, riscrivere e far proprie in un laboratorio che unisce scrittura e biografia.

 

INFINITIMONDI | Universi in scatola 

con le opere di Chiara Briganti

Perché quell’uomo sei tu,
tu in persona, ed io voglio
che tu conquisti il mondo:
prendi, intanto
tutto il foglio!

Gianni Rodari

Piccolissime scatole che custodiscono sogni, ricordi, pezzettini di storie, raccontate con ritagli di stampe antiche e curiosi oggetti in miniatura. Chiara Briganti affida a scatole-teatro trasparenti ciò che ha di più prezioso: la sua vita. Quella vissuta, quella desiderata e quella immaginata. Così ogni scatola diventa una finestra che si affaccia su infiniti mondi, dove accadano infinite storie. Nel laboratorio i bambini esploreranno le opere di Chiara Briganti, dialogheranno con i misteriosi personaggi che le abitano e costruiranno un universo in miniatura, una storia da tenere in tasca che racconta il loro piccolo-grande mondo.

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BEYOND | racconti di luce

Un’ombra è fondamentalmente un vuoto. Farla apparire naturale e restituire un senso di energia o emozione, può essere la sfida più grande. Per esempio, una mano appoggiata su un ginocchio può sembrare naturale mentre si osserva una persona nell’atto di compiere quel gesto. Ma se il tutto viene ridotto a un’ombra, un contorno, può sembrare un fungo che cresce sulla gamba.

Kumi Yamashita

Alzi la mano chi da piccolo aveva paura del buio! L’oscurità è indefinita e ingannevole, priva di punti di riferimento che ci diano sicurezza. Ma basta un torcia per indagare il misterioso confine tra il buio e la luce e per dare vita a ombre che abitano l’oscuratità e la rendono spazio di narrazione. Durante il laboratorio ogni bambino diventerà uno scrittore di luce, scovando nell’apparente tante storie da raccontare. Con la shadow art plasmeremo ombre per dare luce a storie e personaggi fantastici che ci porteranno al di là del buio.

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CORPO A CORPO | Mi muovo, dunque sono

con le opere di Valentina Persico 

Una pianta che cresce, la pulsazione del sangue, tutto quello che è germinazione, crescita, slancio vitale, forza viva, resistenza, dolore o gioia può trovare il proprio segno, in una linea morbida o flessibile, curva e fiera, rigida o possente.

Hans Hartung

Quante cose può raccontare una linea? Può forse dire se siamo alti o se bassi? Se siamo nervosi oppure rilassati? Gli artisti sono grandi maestri nell’usare la linea di raccontare di sé e degli altri. Il laboratorio Corpo a corpo prende spunto dalle opere di Valentina Persico, artista bergamasca che traccia volti e corpi con una linee capaci di sensibilità. I bambini indagheranno i segni particolari che descrivono il loro volto e intuiranno come il loro corpo sia un abile strumento grafico capace di tessere narrazioni. Segni, colori e movimenti saranno le nostre parole… Preparatevi ad un colorato combattimento!

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CARTA E PENNA | caro amico ti scrivo

In collaborazione con il Festival delle Lettere

C’è una prova molto semplice per vedere se una lettera è bella.
Se leggendola ci sembra di sentir parlare chi l’ha scritta,
vuol dire che è bella.

Arthur Christopher Benson

Siamo abituati ad una comunicazione rapida e veloce e scrivere una lettera con carta e penna è oggi un’idea di altri tempi che porta con sé gesti e sensazioni che forse abbiamo dimenticato. E, confessiamocelo, anche un po’ di fatica a cui non siamo più abituati. Ci vogliono tempo e molto cura per riempire un foglio bianco, le stesse che servono per raccontare una storia. Non abbiate paura! Non scriveremo lettere, ma le leggeremo. Abbiamo scandagliato l’archivio del Festival delle Lettere che ne contiene 24.000 e ne abbiamo scelte dieci, indirizzate a “chi ha cambiato la mia storia”. Saranno le vite raccolte da quelle lettere a guidare il laboratorio, che sarà anche occasione di scoperta della ritualità delle lettere, un mondo poetico dove ogni particolare era curato: dal tipo di carta alla ceralacca, prezioso sigillo di preziose parole.

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SOUNDTRACKS | Se i muri potessero cantare

 Con l’opera di Andrea Mastrovito

Sono convinto che noi lasciamo tracce invisibili su ogni mobile, su ogni parete della casa dove siamo nati e cresciuti. La luce ha proiettato per anni il nostro ritratto in quei punti dove eravamo soliti fermarci, o passare con più frequenza. E qualcosa di noi in quei punti deve essere rimasto.

Paolo Maurensig

Nel cuore di città Alta uno dei luoghi più ricchi di storia della città di Bergamo è pronto a svelarsi ai ragazzi di Artexire. La Domus Magna, che per secoli ha visto passare pittori, scultori, noti musicisti, cantanti provenienti da mezza Europa ci accoglierà all’interno delle proprie stanze. È un edificio antico che nel tempo è stato molte cose: luogo di carità, scuola (la prima scuola pubblica della città!), conservatorio e ora museo e teatro. Al suo interno non saremo però da soli: tra queste mura che tante voci hanno ascoltato, due bambini – pueri cantores- che Andrea Mastrovito ha fatto riemergere dalle pareti della stanza un tempo da loro abitata ci aiuteranno a far riemergere le tracce delle esistenze che hanno vissuto il palazzo, in un intreccio sonoro che fonde passato e presente. State tranquilli! Nella Domus Magna non ci sono fantasmi! Solo moltissime memorie.

Andrea-Mastrovito

FILA TUTTO LISCIO | Autobiografie in biblioteca

Una strada c’è nella vita. La cosa buffa è che te ne accorgi solo quando è finita. Ti volti indietro e dici “oh, guarda, c’è un filo”. Quando vivi non lo vedi il filo, eppure c’è. Perché tutte le decisioni che prendi, tutte le scelte che fai sono determinate, si crede, dal libero arbitrio, ma anche questa è una balla. Sono determinate da qualcosa dentro di te che è innanzitutto il tuo istinto.

Tiziano Terzani

Nascere, crescere, desiderare e compiere. Sono i fili conduttori delle nostre storie. Si nasce continuamente e non si smette mai di crescere. E la meta non è mai perfettamente raggiunta. L’importante è non perdere il filo della storia. E proprio la storia personale da mettere in ordine, ripensare e interpretare è al centro di questo laboratorio. I bambini si trasformeranno in veri e propri editori, realizzando un libro tascabile che racchiude alcuni momenti principali della loro vita, collegati tra loro da un leggero e colorato filo di lana. Un libro da leggere e rileggere per capire che è sempre una BellaStoria anche se non fila tutto liscio. E non c’è luogo migliore per creare un libro che una biblioteca! Indovinate quale!

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VOLANDO CON ICARO | Visioni serigrafate

Oggetto della pittura non è più descrivere la storia poiché la si trova nei libri. Noi ne abbiamo un concetto più alto. Con la pittura l’artista esprime le proprie visioni interiori.

Henri Matisse

Un laboratorio dedicato alla tecnica serigrafica e alla scoperta di Henri Matisse, che fu maestro a rappresentare fiori, animali, arabeschi, corpi, ritratti solo linee che creano forme colorate. Icaro sarà il compagno di viaggio dei ragazzi. Matisse lo raffigura in due dipinti, mentre danza nel cielo, sfiorando le stelle e con il cuore infuocato di gioia. Durante il laboratorio i ragazzi vivranno un’esperienza inedita, avvicinandosi alla serigrafia artistica, partendo dalla realizzazione di una matrice fino ad arrivare alla stesura del colore per la produzione della propria, e unica, stampa.

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LEGGERSI PER RACCONTARSI | Non si giudica un libro dalla copertina

 con le opere di Maria Lai

“Noi non siamo solo quello che mangiamo e l’aria che respiriamo. Siamo anche le storie che abbiamo sentito, le favole con cui ci hanno addormentato da bambini, i libri che abbiamo letto, la musica che abbiamo ascoltato e le emozioni che un quadro, una statua, una poesia ci hanno dato.”

Tiziano Terzani

L’ispirazione per questo laboratorio ci viene data dai libri cuciti di Maria Lai, meravigliose opere d’arte che raccolgono e narrano, senza bisogno di parole, le impressioni di poesie, leggende e antichi racconti popolari. Le suggestioni del passato servono all’artista per raccontare se stessa e le sue emozioni, restituendoci un frammento di vita intimo e personale.  Nel laboratorio proveremo a fare lo stesso e, partendo da materiali, immagini e parole “prese in prestito” da altri e saremo chiamati a rileggerci sotto forma di libro! A partire dalla scelta della copertina, immagine di noi esposta al mondo, cercheremo di rilegare i tanti aspetti di noi stessi per comporre un libro in cui esperienze passate e sogni futuri si intrecciano per raccontare ciò che siamo.

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Laboratorio in collaborazione la Fondazione Bortolaso Totaro Sponga di Como.

 

BOOM! | BalloonPainting

Un dipinto non è un’immagine di un’esperienza;
esso è esperienza.

Mark Rothko

BOOM! attraverso una performance d’artista realizzeremo un’opera collettiva astratta, così come gli artisti delle avanguardie artistiche i bambini proveranno a dipingere usando uno strumento insolito come un palloncino che riempito di colore e attaccato a una superficie verrà scoppiato con un punteruolo, con una freccia, oppure lanciato con il gesto della mano. Una performance esplosiva insomma! Per creare l’opera parteciperemo tutti ad un’azione collettiva usando il nostro corpo, la nostra forza e una buona mira per lasciar campo alle colature e agli schizzi di colore.

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CONDOTTI LINFATICI | Scopri la tua vena artistica

Con le opere di Francesco Diluca

L’albero è una figura opposta al movimento: dove nasce e muore. Però esiste una seconda vita, che inizia quando smette di scorrere la linfa nei suoi vasi. È la vita del legno. Suo prodigio non è solo il fatto che brucia, offrendo con il fuoco il calore all’accampamento della specie umana. Sua maggiore virtù è che galleggia. Così è stato possibile imparare il mondo, che è liquido in gran parte. Il legno è diventato prua, timone, remo, issato come albero maestro ha sorretto la vela a catturare il vento.

Erri de Luca

Che cos’è quel liquido che ci scorre nelle vene? Il sangue è molto di più di un fluido che ci scorre dentro; è diventato simbolo di passione, di vita, di nobiltà, della vita stessa. I corpi di Francesco Diluca crescono verticalmente come rami alla ricerca del sole e portano con sé l’immagine del reticolo venoso umano. Il parallelismo umano/vegetale è al centro del laboratorio dove protagonisti sono gli “uomini-natura” di Diluca, esposti nella suggestiva cornice di Porta Sant’Alessandro, in un ambiente non aperto al pubblico e eccezionalmente concesso dal Comune di Bergamo ad ArtexiCre. Sculture irrorate da un elemento che c’è ma non si vede, energia che si spande e che da corso a nuove forme di esistenza. Un laboratorio dove osservazione della natura e introspezione si uniscono e aiutano i ragazzi a scoprire e dare forma alla loro linfa vitale.

Francesco Diluca, GERMINA, Como, 2017 (4)

 

COGLIERE L’ATTIMO | Sviluppare storie

Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare,
tre concetti che riassumono l’arte della fotografia.

Helmut Newton

La fotografia ha un enorme potere: cattura e trasforma i fasci luminosi in immagini eterne, costruite interamente dalla luce. Coglie e immortala migliaia di istanti di vita che si intrecciano l’uno con l’altro e che insieme raccontano una storia. Proprio come i fotogrammi di un rullino, anche la nostra vita è fatta di istanti, piccole porzioni di tempo che concorrono a formare la nostra storia.  Nel laboratorio si porteranno alla luce storie, si svilupperanno istanti impressi per sempre sulla pellicola fotosensibile di vecchi rullini. Con l’ausilio di una camera oscura e di qualche nozione chimica, i ragazzi scopriranno la fotografia tradizionale e il suo approccio materico e artigianale.

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E se vuoi rivedere i nostri laboratori del 2018:

BAMBINI: https://artepericre.wordpress.com/2018/05/05/3520/

RAGAZZI: https://artepericre.wordpress.com/2018/05/06/i-laboratori-di-artexicre-lab-per-ragazzi-9-12-anni/

ANIMATORI: https://artepericre.wordpress.com/2018/05/07/i-laboratori-di-artexicre-lab-adolescenti-e-animatori-13-17-anni/

MINICRE: https://artepericre.wordpress.com/2018/05/18/3590/